Come dal primo bacio con la persona che ti piace, anche dal primo sguardo dell'imboccatura di un sassofonista puoi capire, in linea generale, che suono nasce.
Molto spesso, un neofita dello strumento assume delle posizioni che possono sembrare comode in un primo momento, ma che sono a lungo termine, controproducenti per un suono bilanciato e controllabile.
Bisogna da subito capire che il sassofono si compone in 6 parti:
1 - Ancia;
2 - Legatura;
3 - Bocchino;
4 - Collo/Chiver;
5 - Corpo dello strumento;
6 - Collarino/imbracatura.
Ognuno di questi elementi è connesso all'altro.
Come può una persona alle primissime armi pretendere di utilizzare 6 oggetti in contemporanea ed aspettarsi un suono quanto meno dignitoso?
Si finisce a dare sempre la colpa all'ancia, troppo dura o troppo morbida, al tipo di bocchino, troppo chiuso o troppo aperto e al sassofono che non è di una buona marca o che non è intonato.
Il suono inizia e finisce nell'imboccatura: nel modo in cui ci soffiate dentro. Nient'altro.
Sto semplicemente parlando della qualità e del controllo del suono e non delle sfumature aggiuntive che variano a seconda dei materiali e che sono, per il 99% dei casi, udibili nei registri piu estremi dello strumento. Lasciamo questi argomenti a musicisti esperti.
La cosa che deve interessare ad uno studente è uno strumento che chiuda bene e che non presenti difetti di fabbrica.
Qual e la corretta imboccatura?
La più comoda da vedere e probabilmente la meno immediata da suonare!
Date un occhio a questo video del grande Jerry Bergonzi.
Ci siete nati!
In linea di massima ci sono due imboccature principali che vengono spiegate molto bene in questo breve video di Gabriele Andreotti.
Nel corso degli anni ho notato come, di media, i musicisti del passato imboccavano meno rispetto a quelli piu recenti (si parla di millimetri ovviamente).
Ho trovato la risposta:
visto che le imboccature erano molto piu chiuse negli anni 40/50 rispetto ad oggi, la fessura laterale presente tra l'ancia ed il letto del bocchino era meno lunga, motivo per cui un'imboccatura "piu superficiale" creava meno problemi.
Se invece il becco è aperto abbastanza, la fessura è piu lunga e per coprire questa mancanza di materiale bisogna ovviamente imboccare di più, per evitare un'eccessiva fuoriuscita dell'aria. (A meno che non si voglia ottenere intenzionalmente un suono particolare).
Quindi, qual è l'errore piu comune per chi inizia a suonare il saxofono?
L'errore piu comune è pensare di acquistare un bocchino con un apertura importante pensando che quest'apertura sia direttamente proporzionale al volume di suono che si ottiene soffiandoci dentro!
A questo errore si aggiunge il fatto che, per ovviare alle normali difficolta di emissione dell'aria che si verificano con un becco molto aperto e spesso accompagnato da un ancia sbilanciata, si imbocca di meno e si "morde" l'ancia con il labbro inferiore diminuendo l'apertura del bocchino.
Nella stragrande maggioranza dei casi, tutto cio si traduce nel classico suono a paperella in calore, anche sei hai un Selmer Super Balanced Action di 10000 euro!
Abbiamo quindi un bocchino di apertura 8 che si chiude di 2 o 3 misure... Ha poco senso!
La mia esperienza d'insegnante mi suggerisce che l'intervallo tra apertura e durezza dell'ancia più comuni per un neofita (E NON SOLO!) che suona contralto o tenore è di 5 o 6 di apertura con ancia da 2 a 3.
Prossimamente vi suggerirò delle imboccature da poter acquistare senza aver paura di sbagliare.
Raccontate pure la vostra esperienza commentando alla fine di questo post.
Sono molto curioso di ascoltare le vostre opinioni.
Se avete piacere di farvi una chiacchierata con me potete prenotare una lezione online gratuita cliccando qui.
Sarei felice di condividere la mia esperienza con voi e indirizzarvi, nei limiti delle mie competenze, verso ciò che ritengo sia formativo.
Grazie per l'attenzione.
Davide.
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